Dalla partenza al ponte di legno nel bosco in località Catino fino al Ponte dei Mandrini vi ritroverete immersi in un paesaggio incredibile. Un bosco di faggi e abeti che sale dolcemente, facilmente percorribile, fino alla parte alta dove troverete una cascata. Da li in poi inizia la seconda parte della riserva (400 metri circa) dedicata ai più temerari con una difficoltà tecnica da non sottovalutare, non adatta a tutti (da 1000 slm fino a 1200/1300 slm). Oltre un chilometro di torrente che permette anche una giornata di pesca intera. Nella prima parte della stagione sicuramente la pesca è più tecnica con acque più veloci da afffrontare sia a ninfa ma anche a secca in caccia. Più avanti nella stagione le bollate si ripetono anche durante l’arco della giornata trasformando il Sestaione in un paradiso per la mosca secca. Il corso, pur essendo molto wild, è comunque molto pulito e questo facilità il lancio in tutte le situazioni rendendo la pesca veramente piacevole. La taglia media è quella tipica del torrente appenninico ma nasconde sicuramente delle piacevoli soprese.In questo tratto sono presenti trote dalla livrea incredibile, in prevalenza mediterranee dai colori stupendi. Il torrente scorre ai margini  della Riserva Naturale Biogenetica.